“Sequestro di persona a Torino” di Luisa Martucci è un giallo ricoperto dai toni vivaci dell’amore, che ci proietta in anni diversi per raccontarci una storia intensa ricca di spunti interessanti che coinvolgono il lettore nella trama.
Protagonista del libro ambientato negli anni Settanta è Lilia, una ragazza che si è lasciata alle spalle il passato allontanandosi da Torino alla volta di Milano, dove lavora in un giornale.
Quando viene a sapere del rapimento rivendicato dalle Brigate Rosse di Luca della Rovere, un giovane aristocratico di Torino, nonché suo ex fidanzato, decide di ritornare sui suoi passi.
La ragazza era la nipote dei servitori della famiglia Della Rovere el’amore sbocciato tra lei e Luca era stato in tutti i modi ostacolato. Dopo essere rimasta incinta, Lilia era scappata senza lasciare tracce; né Luca, né la sua famiglia avevano più notizie di lei.
Ma quando la protagonista di “Sequestro di persona a Torino” viene a conoscenza del rapimento, decide che è arrivato il momento di mettersi in moto per trovare Luca.
Nel romanzo, la scrittrice Luisa Martucci non punta i riflettori solo sulla storia del rapimento o sul rapporto tra i due amanti, ma mostra le condizioni difficili in cui vivevano in passato le donne a causa del pregiudizio.
Il ruolo di Lilia nella storia narrata nel libro “Sequestro di persona a Torino” è fondamentale per il progredire della vicenda, ma ciò che colpisce di più è quanto la sua forza di volontà, legata alla rivoluzione sociale attuata dalle donne in quegli anni, abbia cambiato il corso degli eventi.